“Era un’estate degli anni trenta. Una di quelle estati che il trucco
pullulava di vita e di gente.
I valligiani si trasferivano nelle “muande” (le bergerie
d’altura) ed affittavano le case della frazione ai torinesi che venivano a
trascorrere a Torre i mesi di calura estiva.
Al Trucco non ci si annoiava mai, c’erano i Fino, i Triberti, i
Vaschetti che si mischiavano ai Lucco Castello, Lucco Borlera, Chiaberge ed
altri. La sera si cantava e si suonava, c’era chi suonava il mandolino e chi il
flauto. L’allegria era all’ordine del giorno. A dei giovani sposi si erano
fissati sotto al letto dei campanacci di mucca e gli si era fatta la serenata
sotto al balcone!
Il caffè era un lusso, ma lo si condivideva tra tutti, con una
unica grande caffettiera.
Al culmine dell’estate si era pensato ad una grande festa, ed i
preparativi avevano coinvolto per giorni tutto il Trucco. Si voleva incoronare
la regina del trucco: hanno costruito un trono allungando con gambe di
legno una poltroncina, cucito un mantello viola e ricamato con lustrini,
preparato il sentiero con petali di fiori, poi la sera della festa si è
illuminato tutto il Trucco con lampioni cinesi. Era bellissimo, le luci
colorate e soffuse illuminavano con allegria e vivacità il Trucco, tra le risa
degli adulti e le grida dei bambini, felici di restare svegli più a lungo de
solito.
Le fila dei lampioni cinesi erano appese per tutti i sentierini
delle tre fila di case in salita, dal vecchio forno per il pane, sino a dopo l’ariàn
(il rio che attraversa il borgo).
Doveva sembrare proprio una festa grandiosa, infatti il giorno
successivo persino dal centro del paese ci hanno chiesto che festa era stata
fatta, che si vedeva tutto illuminato.
Sì, era stata proprio una bella festa, la regina del Trucco era
stata portata in trionfo per i sentieri, a spalle degli uomini che ridevano e
bevevano e festeggiavano…..
Poi…..poi negli anni tutto è cambiato…….si è avvicinata la
tristezza…la guerra…i bombardamenti su Torino che illuminavano a giorno la
valle e la paura degli sfollati….i partigiani…ma questa è un’altra storia,
forse un giorno racconterò anche quella, ma adesso i ricordi voglio che restino
su quei giorni felici delle estati del Trentatré.
Fino Pierina
94 Anni il 18 Giugno 2004
racconto raccolto da Romana Villari
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