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Ogni territorio rappresenta, per chi lo abita, qualcosa di molto più complesso di
una semplice superficie, caratterizzata dalla presenza di attributi quali una popolazione,
strade, insediamenti, elementi naturali e paesistici.
Il territorio non è solo il terreno su cui si vive e si lavora, ma ingloba la storia
degli uomini che vi hanno abitato e lavorato nel passato e le tracce, materiali
o immateriali con le quali lo hanno segnato.
Ogni enclave territoriale, e maggiormente la specifica realtà di fondovalle valtorrese
possiede una ricchezza diffusa e intangibile, che è più di un insieme di beni, impalpabile,
come leggende e particolarità linguistiche, solamente testimoniabili. Ogni ambito
territoriale possiede una particolarissima forma di ricchezza culturale e storica
, frutto di abitudini enogastronomiche, pratiche artigianali e produttive, saper
fare legato alla cultura materiale, folklore, architetture tradizionali e, soprattutto,
una fitta e densissima rete di interrelazioni tra tutti questi aspetti.
La consapevolezza dell’esistenza di questa complessità di legami materiali ed immateriali,
strettamente legati al territorio specifico, generano il senso di identità, molto
forte e caratteristico negli ambiti montani solo in apparenza isolati, ma nelle
tradizioni secolari collegati. Ne sono un esempio le identità linguistiche e tradizionale
nelle zone occitane e franco provenzali. Le montagne appaiono da sempre come una
separazione invalicabile che, nella pratica reale, sono piene di collegamenti di
uomini e bestiame. Si potrebbe citare anche la secolare esperienza della Transumanza
quale esempio di legame tra le genti.
Tuttavia permane il senso del territorio, di identità locale, è ciò in cui ognuno
degli abitanti si identifica e lo rende appartenente ad un luogo specifico e determinato,
anche se non da confini tradizionalmente concepiti.
Il riconoscimento, la valorizzazione dell’identità in un territorio è molto importante
per consolidare il legame tra popolazione ed ambiente, e fondamentale premessa per
qualsiasi ipotesi di sviluppo futuro che voglia essere compatibile con il patrimonio
paesistico e culturale locale.
Anche quel tanto auspicato sviluppo turistico ed economico ecosostenibile deve necessariamente
passare attraverso la valorizzazione dell’identità locale. Tanto più essa è marcatamente
riconoscibile e peculiare, tanto più sarà identificabile e valorizzabile.
L’unica identità che lega l’ambito territoriale, nello specifico valtorrese, è definibile
come Distretto Culturale, termine mutuato attraverso studi approfonditi di sviluppo
del territorio che ebbero origine in Francia alla fine degli anni ’60. I distretti
culturali non sono identificabili solo con confini geografici, ma indicano anche
aree che condividono tradizioni, pratiche produttive, patrimonio linguistico e pertanto
hanno dimensioni talvolta molto vaste e non circoscrivibili.
Le peculiarità del territorio di Val della Torre lo definiscono come un distretto
culturale unico ed irripetibile, degno di attenzione ed oculata valorizzazione.
Lo studio delle caratteristiche e dei legami intrinseci potrà essere la base di
partenza per un futuro sviluppo, auspicabile per non abbandonare all’oblio l’economia
montana oggi molto trascurata in ambito politico ed amministrativo.
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