Forse non tutti sanno che nel nostro Comune, nelle borgate di
Ciane, S.Lucia e Trucco Rossato vi sono i resti degli antichi forni comuni.
La farina di tutta la vallata veniva macinata in un unico
mulino, la cui ruota di ferro a pale si può scovare appena alle spalle di una
Trattoria in frazione Mulino.
La ruota a pale di ferro è ben conservata e perfettamente visibile ed ha anche
influenzato l’odierna toponomastica.
Nelle borgate i forni venivano accesi una volta o due alla settimana ed ogni
famiglia cuoceva il proprio fabbisogno di pane.
Tutti gli abitanti della borgata cuocevano a turno il necessario. Si cercava di
tenere sempre il forno caldo per poterlo riavviare senza grande dispendio
di legname.
Le condizioni odierne sono di degrado e di abbandono; solamente
il terzo forno, quello di borgata S.Lucia, oggi di proprietà privata, è in
buono stato di conservazione proprio grazie al proprietario che, si spera, non
ne snaturi le caratteristiche.
Questi forni sono frutto di antica maestria, databili all’800 e
prima. Raccontano e testimoniano, come fonte da preservare di importante
cultura materiale, di quando le vallate erano popolate, la comunità solidale,
la vita rurale e di allevamento montano attiva.
Evidenziare in percorsi turistici di testimonianza storica
questi forni sarebbe occasione di riscoperta delle tradizioni, anche per le
giovani generazioni.
E magari, se ripristinati e rimessi in funzione,potrebbero diventare occasione
per “feste del pane” dove potersi cimentare con l’arte bianca.
La riscoperta di queste tradizioni oggi ci appare come gioco od
occasione di bizzarre trasmissioni televisive che intendono fittiziamente
riportarci in dietro negli anni, ma un tenpo sono state pratiche di vita
quotidiana dei nostri nonni e, come tali, meritano interesse e riguardo da
parte nostra.
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