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Storia, Costume & Societa'

RESISTENZA

La mobilitazione I primi mesi

L'eccidio del Colle del Lys

La Resistenza continua

La Liberazione - Aldo dice 26x1

Alcuni Partigiani

I Caduti

riferimenti



Altieri Camillo Autista perito nell’agguato del 27 novembre 1943 che costò la vita anche a Felice Cima e Albertazzi Marcello.

Basevino Guido Alpignanese di nascita, operò nella zona di Val della Torre sino a quando, il 23 settembre 1943, perse la vita in uno dei primi scontri a fuoco con i nazifascisti.

Bertolo Luciano Nato ad Alassio (SV) il 9 luglio 1921, operaio, coniugato e residente in Almese. Fu capo squadra nella 17a Brigata. Militare di leva venne mandato in Russia. L’8 settembre 1943, di stanza a Bolzano, sfuggì all’arresto raggiungendo Almese da dove entrò nelle forze partigiane all’inizio del 1944. Il 6 marzo 1945 venne arrestato ad Almese e tradotto al carcere di Bussoleno. Il 22 marzo 1945, in località Maiolo di Caselette (TO), venne fucilato assieme ad altri 9 partigiani appartenenti a diverse divisioni.

Blandino Vittorio (Vittorio) Vice comandante della “Felice Cima”. Partecipò all’assalto all’Aeritalia comandando magistralmente il gruppo di partigiani che penetrò nello stabilimento dal lato di Collegno (TO).

Carbi Guido Nativo di Val della Torre (classe 1926) prese parte alle azioni partigiane svoltesi in zona dall’inizio del 1944 sino alla Liberazione. Con i fucili trafugati alla polveriera di Caselette armò i partigiani che salivano le nostre montagne. Fresatore in una officina di Givoletto fu costretto a fuggire perché braccato dai fascisti per deportarlo in Germania. Dopo aver girovagato in zona per circa due mesi, nel maggio del 1944 raggiunse i partigiani al colle del Lys. Ancora oggi Carbi è impegnato nel diffondere i valori della Resistenza tra i giovani meritando un plauso per la sua instancabile opera.

Castagno Mario (Mario) Comandante del distaccamento dislocato al castello di Monpellato, divenne poi comandante di divisione. Venne richiamato al comando della 17a Brigata dopo la morte di Tonani Amedeo (Deo) e del suo successore Rolle Pietro (Barba), nell’aprile 1945. Partecipò al colpo dell’Aeritalia comandando il gruppo che blocco le strade adiacenti.

Don Parisio Aldo (Don Paolo) Cappellano militare della 17a Brigata Garibaldi “Felice Cima”.

Faleschini Benito (Sauro) Studente cremonese diciottenne, fu il più giovane martire dell’eccidio del colle del Lys. Diede il suo nome ad un distaccamento che seppe onorarlo sul campo.

Flori Bruno Comandante del distaccamento “Mulatero” operante in Val della Torre.

Fogliazza Enrico (Kiro) Commissario del distaccamento “Faleschini”, assunse, sul finire del 1944 l’incarico di commissario della 17a Brigata.

Maffiodo Alessio (Alessio) Fu comandante della “Felice Cima” nella primavera del 1944.

Mondiglio Renzo Nato ad Alpignano (TO), fu una delle prime vittime della barbarie fascista. Il 14 dicembre 1943 fu ferito a morte a Pianezza (TO).

Monfrino Giuseppe (Pino II) Comandante del distaccamento Intendenza operante in Torino a contatto con il Comitato di Liberazione Nazionale (C.L.N.). Fu l’ideatore e il preparatore del piano d’azione che portò al colpo di mano dell’Aeritalia, a cui partecipò guidando due nuclei partigiani con la collaborazione di Tolmino.

Pasero Luciano (Luci) Nativo di Verzuolo (CN), studente operaio della Cartiera Burgo, fu vice comandante di divisione quando, al comando della medesima, c’era Amedeo Tonani (Deo).

Rolle Pietro (Barba) Assunse il comando della Brigata dopo la morte di Tonani Amedeo (Deo), ma solo sei giorni dopo, il 4 aprile 1945, venne ucciso in uno scontro a fuoco.

Torre Luciano (Luciano) Comandante militare del distaccamento “Faleschini”, da quando Deo fu nominato comandante della 17a Brigata, fu poi vice comandante della Brigata dopo la morte di Rapuzzi Sergio (Pucci).


Tutti gli uomini e le donne che fecero parte della 17a brigata GARIBALDI “FELICE CIMA” dovrebbero essere menzionati in questo spazio. Ci scusiamo con tutti coloro che sono stati involontariamente omessi.


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