PETIZIONE UNIONE EUROPEA
L’8 Settembre 2003 una delegazione dei comitati/associazioni contro l’Alta
Velocità/Capacità Torino-Lione è stata ascoltata dalla “commissione
europea petizioni popolari”.
Questa è una delle delle iniziative dei comitati, tra cui quello si Val della
Torre, per far conoscere anche a livello “parlamentare europeo” la voce dei
cittadini “interessati” da questa “grande” opera: così era stata redatta una
petizione ed inviata alla commissione europea dei trasporti.
(
scarica il testo della petizione)
Gli intenti di questa iniziativa sono
- far conoscere il problema in tutti i suoi dettagli anche nel parlamento
europeo;
- presentare dei documenti tecnici, articoli giornalistici, a sostegno delle
nostre ragioni;
- puntare a far risaltare, come è del resto, l’opposizione delle popolazioni
locali in quanto (solitamente) l’unione europea non finanzia opere che non sono
approvate dai cittadini locali.
A tale proposto ricordiamo che almeno il 10% dei costi di progettazione
dell'opera (costo totale per la costruzione dell’opera 30.000-40.000
miliardi delle vecchie lire) dovrebbero essere coperti dall’Unione
Europea.
Questa iniziativa, assieme a quella intentata dalla Comunità Montana Bassa Val
di Susa che contesta la Legge italiana denominata "legge Obiettivo" perché
contrasta con delle direttive comunitarie sull’ambiente, cerca ovviamente di
contrastare la costruzione dell’opera.
Questa iniziative, come le altre di cui abbiamo accennato, dimostrano che con
l’impegno di un certo tipo di amministratore pubblico, delle associazioni, dei
comitati può (sempre che ci sia almeno un po’ di volontà) contrastare con
strumenti legali e democratici questo tipo di opere “imposte dall’alto” al fine
di tutelare il più possibile gli interessi dei propri cittadini.
Nota: Vogliamo segnalare a tutti che la costruzione della linea ferroviaria
Parigi-Strasburgo che è stata sempre considerata la “concorrente” della
Torino-Lione, è iniziata: il 21-Luglio 2003 il Corriere della Sera a pag. 22 ha
segnalato questa importante novità che stranamente non è stata “notata” da
altri quotidiani di livello nazionale.
Vogliamo infine ringraziare in modo particolare l’Eurodeputata Monica Frassoni
che si è impegnata affinché la petizione popolare fosse presa nella giusta
attenzione, ed anche per l’interessamento per l’audizione del 8 settembre a
Roma.
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