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Le zanzare sono vettrici di numerose malattie che colpiscono sia gli animali
che l’uomo. Esse diffondono germi e parassiti che le infestano quando pungono
animali infetti. Non sono loro che generano questi elementi patogeni bensì ne
sono vittime loro stesse.
Culex pipiens propaga la cosiddetta malaria degli uccelli ed è
vettrice di Haemotropeus danilewzki. Il cane può essere contaminato
dalla filaria. Il ciclo vitale di questo nematode parassita comporta
l’assunzione delle microfilarie, presenti nel sangue di un cane infetto, da
parte della zanzara che lo punge.
Le microfilarie, nel corpo della zanzara, si trasformano in larve infestanti
che vengono inoculate in un cane sano quando la zanzara lo punge. La profilassi
contro la filariasi è essenzialmente preventiva e consiste nella
somministrazione di farmaci specifici per via orale nel periodo primavera /
estate.
Una specie presente in Italia, Culex hortensis, è vettrice del Plasmodium
precox. La zanzara anofele, ormai praticamente innocua nei nostri
territori, trasmette la malaria seguendo un ciclo vitale simile a quello
descritto in precedenza. Nella zanzara anofele il protozoo parassita si
sviluppa sino a quando raggiunge la ghiandole salivari dell’insetto e di li
penetra, durante la puntura, nel sangue umano.
La reazione più immediata alla puntura di zanzara è uno stato di prurito
localizzato e la formazione di una bolla. Entrambe le manifestazioni sono di
carattere allergico ma non si conosce ancora con certezza da che cosa siano
causate. L’intensità di queste reazioni varia molto a seconda dell’età, del
sesso, dalla frequenza con cui la persona è stata punta e dalla specie di
zanzara.
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