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Con la bella stagione ritornano questi fastidiosi insetti. Cerchiamo di conoscerli un po’ meglio perché solo così possiamo tentare di difenderci in modo razionale.

Generalità
Culex pipiens Le zanzare sono insetti appartenenti all’ordine dei Ditteri e al sottordine dei Nematoceri. La famiglia più diffusa è quella dei Culicidae a cui appartengono le zanzare comuni.
Questi insetti, esili e con lunghe zampe, hanno spesso il bordo posteriore e le venature delle ali strette, trasparenti e ricoperte di piccole scaglie.

Come tutti i Ditteri, anche le zanzare sono dotate di due bilancieri, situati sotto le ali, la cui funzione è di stabilizzare il volo. Nei maschi le antenne sono piumose, i palpi clavati ed è assente l’apparato pungitore tipico delle femmine. Quest’apparato è adattato in maniera eccezionale a succhiare il sangue data la forma a stiletto delle mandibole e delle mascelle. Il labrum e l’ipofaringe penetrano nella ferita e, insieme, formano il canale alimentare attraverso il quale viene aspirato il sangue. Nell’ipofaringe è localizzato il canale salivare da cui si propaga la saliva irritante che l’insetto inietta per impedire la coagulazione del sangue.

Mentre le femmine si nutrono principalmente di sangue (ematofagia), i maschi si cibano di succhi vegetali e nettare non essendo in possesso di nessun sistema atto alla puntura.
La vita media di una zanzara maschio adulta si aggira attorno ai 5 giorni, mentre la femmina può vivere dalle 2 settimane ai 9 mesi svernando in zone riparate. Il maschio attira il sesso opposto tramite danze nuziali e, dopo l’accoppiamento che avviene una sola volta nella vita dell’insetto, lascia alla femmina l’incombenza di trovare un luogo adatto per deporre le uova.

Dalle uova, deposte generalmente sulla superficie dell’acqua, spesso raggruppate in piccole boe galleggianti come succede per il genere Culex; nascono larve con un capo sviluppato e torace largo. I loro movimenti sono costituiti da scatti, mentre alcune setole provvedono a convogliare verso la bocca le particelle alimentari. La posizione delle larve rispetto al pelo dell’acqua è differente tra il genere Culex, che penzolano in posizione subverticale, e il genere Anopheles, che restano parallele alla superficie del liquido. Ciò è dovuto alla diversa posizione degli stigmi tracheali attraverso cui l’insetto respira.
Al gruppo delle Culicine appartengono le zanzare comuni oggi più diffuse ma, sino a qualche decennio fa, erano presenti in maniera considerevole, individui ascrivibili al gruppo delle Anofeline in grado di trasmettere la malaria.
Distinguere una zanzara comune da una anofele è piuttosto semplice poiché Anopheles possiede i palpi più lunghi e, in posizione di riposo, ha il corpo inclinato rispetto al piano d’appoggio (Culex ha una postura parallela al piano d’appoggio).

La specie più diffusa dalle nostre parti è Culex pipiens (fam. Culicidae), cioè la zanzara comune, che ha dimensioni sostanzialmente piccole (da 3 a 6 mm.). Le femmine, che sono le uniche a pungere poiché necessitano del nostro sangue per completare il ciclo di ovulazione, sono particolarmente attive al crepuscolo e di notte. Esse depongono gruppi di 300/400 uova, in poca acqua, da cui si sviluppano le larve in un tempo soggetto alla temperatura dell’acqua stessa (pochi giorni nei periodi più caldi). L’adulto (immagine) vive per alcune settimane (se non viene spiaccicato da una ciabatta che causa una morte prematura) e, alla fine dell’estate, le femmine si riparano in anfratti per trascorrere l’inverno mentre i maschi muoiono.
Si è notato che Culex pipiens non compie spostamenti considerevoli dalla zona di nascita. Questa condizione giustifica l’utilità di azioni preventive che avranno una ricaduta utile proprio nella zona d’attuazione.

Un altro genere presente dalle nostre parti con alcune specie, è Aedes . Le femmine di questo genere pungono anche in pieno giorno, depongono le uova sulle sponde umide e le larve che nasceranno saranno acquatiche.
Nella zona nord della periferia torinese (San Mauro, Falchera), è stata segnalata la presenza di Aedes albopictus , meglio conosciuta come zanzara tigre . Questa specie, originaria dell’Asia, è di taglia piccola e punge causando spesso violente reazioni allergiche. Le sue larve si sviluppano in piccole pozze d’acqua site in zone ombreggiate e, raggiunto lo stadio di immagine, non si allontanano dal luogo di nascita se non di poche decine di metri.

Anopheles maculipennis Nel gruppo delle anofeline, la specie più comune in Italia e Anopheles maculipennis. Questa zanzara possiede abitudini simili a quelle del genere Culex, è attiva di preferenza nelle ore notturne ed ha dimensioni comprese tra i 5 e i 10 mm.. Anopheles algeriensis è anch’essa una specie italiana che raramente si incontra nelle case.

Per terminare questo capitolo ricordiamo che al sottordine dei Nematoceri è ascritta anche la famiglia Tipulidae i cui appartenenti assomigliano a grosse zanzare ma che nulla hanno a che fare con i fastidiosi insetti che ci pungono. I Tipulidi non sono provvisti di nessun apparato pungente e non devono quindi spaventarci.

Giovanni VISETTI
g.visetti@valdellatorre.it

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