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AVIS Comunale Val della Torre

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Il 10-04-2002 il nuovo consiglio direttivo dell’AVIS di Val della Torre ha voluto ricordare i suoi soci defunti con una Santa Messa celebrata nella Parrocchia di San Donato, dal Parroco Don Claudio (figlio di donatore) e la deposizione floreale presso la lapide posta nel cimitero attiguo alla chiesa.

Penso che il nuovo consiglio non poteva presentarsi in modo più adeguato e cioè ricordare tutti coloro che ci hanno preceduto nella donazione del proprio sangue e che non ci sono più!.
 
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Questo gesto è stato certamente apprezzato dai numerosi presenti alla commovente manifestazione. In quel momento il nostro pensiero non poteva non andare a coloro che nel lontano 1968 diedero vita alla nostra attuale AVIS.

Dice una vecchia canzone che “tra i monti di pietra può nascere un fiore”. Ebbene tra i monti di pietra di Val della Torre di fiori ne nacquero ben tre e cioè Lucco Castello Livio, Caldart Umberto e Lucco Castello Ernesto (unico superstite).

Questi tre straordinari benemeriti sono coloro, che nel lontano 1968, fondarono la nostra attuale AVIS. Piccola cosa allora tenendo presente la scarsa densità della popolazione, ma di immenso valore intrinseco: donare il proprio sangue per salvare la vita al prossimo.
Con grande costanza e sacrificio portarono avanti la “piccola cosa” facendola crescere e raggiungendo risultati ottimali. Il primo presidente della neonata associazione fu Lucco Castello Livio che la guidò, con ottimi risultati, dal 1968 al 1975. A lui subentrò il fratello Ernesto che restò alla guida sino al 1984.

  In questo periodo l’AVIS valtorrese si propagò tra la popolazione con manifestazioni varie come serate danzanti, pranzi sociali, gite (famosa quella di Champoluc); i donatori aumentarono e con loro naturalmente i prelievi. Va rilevato in tutto questo il prezioso contributo dell’amico Caldart, un friulano che si amalgamò in modo completo con i due fratelli Lucco e con loro lavorò per l’AVIS sino alla sua morte avvenuta nel 1984.
A Lucco Castello Ernesto, nel 1978, subentrò Rullent Rodolfo.

Nel 1988 si celebrò, con solenne manifestazione, il ventennale di fondazione e la posa della lapide ricordo presso il cimitero adiacente la Parrocchia. Grande fu la partecipazione di popolo e di associa-zioni consorelle.
Rullent restò in carica per circa 10 anni. Non amava parlare ma faceva!. A lui si deve se i locali ottenuti nel 1982 presso il vecchio asilo, tuttaltro che idonei al fabbisogno, potessero avere, dopo idonea restaura- zione (calce, colori, tappezzeria da lui largamente elargite), l’autorizzazione dell’Ufficio d’Igiene all’uso.
 

In questo periodo l’AVIS valtorrese raggiunse la sua maggior efficienza arrivando a contare sino a 20 sacche per prelievi trimestrali.
Nel 1988 venne eletto un nuovo direttivo presieduto dall’architetto Pozzi Enrico e vice Ferrero Enzo.

  Nel 1998 si celebrò il trentennale di fondazione con grande manifestazione e premiazione dei soci bene- meriti quali: Lucco Castello Livio con ben 126 donazioni, Dosio Paolo (nostro porta labaro) con 67, Savarino Anna Lucia con 61, Rossato Iolanda con 53, Rullent Rodolfo con 48 e targhe ai nuovi donatori
La manifestazione, iniziata con la Santa Messa e proseguita nel salone parrocchiale, presenti autorità civili, religiose e numerosi labari di associazioni consorelle, si è conclusa (doverosamente) come di consueto con il pranzo in grande allegria!.

Purtroppo dopo qualche anno le cose peggiorarono. Venne a mancare il collegamento fra donatori in seguito alla mancanza del recapito del giornale d’informazione dell’AVIS centrale, la mancanza di collegamento con le AVIS consorelle e la mancanza di manifestazioni sociali; per cui si affievolì l’interesse dei volontari verso l’associazione e quindi diminuirono in modo drastico le donazioni.
A questo contribuì in modo determinante il fatto che, da qualche anno a questa parte, ai donatori viene pagata la giornata lavorativa se la donazione è infrasettimanale. La cosa peggiorò in modo determinante con la morte dell’amico Ferrero a cui una terribile malattia non diede scampo. Per lui, che con le sue numerose donazioni aveva certamente salvato tante vite, non vi fu alcun rimedio efficace.

Questo stato di cose si protrasse sino al 2002 con l’elezione di un nuovo direttivo vice-presieduto da Rullent Rodolfo che ritorna con tanto entusiasmo e buona volontà, coadiu- vato dai suoi collaboratori del direttivo, per tentare di riportare la nostra AVIS a miglior situazione. Non sarà cosa facile ma, con l’aiuto e i consigli dell’unico superstite della vecchia guardia a cui sarà doveroso ricorrere, si spera e gli auguriamo un buon successo!

Altro annoso problema mai definitivamente risolto è quello della sede per le donazioni. Si cominciò nel 1968 con una stanza concessa dal Ristorante Pitroit. Nel 1978 si passò alla sede di Piazza del Municipio, attuale salone per Acconciature Elena. Dopo di che si passò nel seminterrato del Municipio. Nel 1982 ci trasferimmo nei locali della parrocchia (vecchio asilo) concessi dal Parroco Don Ezio Raimondo.
Nel 2002 tali locali vennero dichiarati pericolanti per cui la nuova sede è attualmente presso l’ambulatorio dell’ASL n°5 di via Roma, zona commerciale 1° piano, dove si è svolta la prima delle donazioni il 19-05-2002 e, se il buon giorno si vede dal mattino, è di buon auspicio il fatto che le sacche di sangue donato sono state ben 16.

Auguri!!!
Pirini Ermenegildo

Val della Torre, 23/06/2002



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