LA SITUAZIONE A VAL DELLA TORRE
La storiografia sismologica della nostra zona, che possiamo far risalire al 62
d.C., segnala un unico evento degno di menzione, cioè il terremoto che colpì il
pinerolese nel 1808.
La stessa fonte evidenzia, ovviamente nei periodi più recenti, una marcata
attività sismica di lieve entità.
A riprova della spiccata attività sismica delle nostre zone si fa notare che
gli eventi di questi ultimi giorni non sono isolati.
Citiamo, a mo’ d’esempio, il terremoto del 21 novembre 1995 che, alle ore 5,04,
ci svegliò con il tipico boato sordo amplificato dalla valle.
Questo terremoto ebbe epicentro nella zona tra Avigliana e Almese, intensità
stimata attorno al 6° grado Mercalli ed ipocentro individuato a –30.000 metri.
Oltre a questi eventi, chiaramente percettibili dall’uomo, siamo sottoposti a
fenomeni sismici la cui rilevazione è esclusivamente strumentale.
Da quanto scritto deriva una situazione territoriale in cui i terremoti non
sono rari ma che, vista la frequenza, sono di scarsa pericolosità.
La liberazione periodica delle tensioni di faglia evita un pericoloso accumulo
delle medesime che, liberate in una sola volta, potrebbero causare seri danni.
La zona con maggior rischio sismico a noi prossima può essere identificata in
una sorta di cono che partendo da Almese / Sant’Ambrogio, in bassa Val Susa, si
espande verso Giaveno coprendo il territorio del pinerolese.
Val della Torre si trova quindi al confine di quest’area ed è pertanto
interessata da fenomeni sismici percettibili ma non devastanti.
|