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L'AMBIENTE

L'incendio del 14 marzo 1992

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I danni economici causati da un incendio boschivo sono riconducibili alla perdita del legno arso, alle spese di spegnimento e a quelle del ripristino e rimboschimento.

Il ripristino consiste nell'insieme di operazioni (es.: eliminazione di piante ustionate gravemente ecc.) atte a riportare il bosco in condizioni ottimali. Si tenga presente che le piante ustionate sono facilmente attaccate da insetti lignicoli (Scolitidi, Coleotteri come Cerambix sp., Imenotteri come Camponotus sp. ecc.) e da funghi patogeni.

Il rimboschimento è l'operazione che permette di fornire al bosco le essenze necessarie al ripopolamento vegetale simile all'autoctono arso.
 
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Non sono da trascurare i danni causati alla componente zoologica dell'area bruciata : indicativamente si calcola che, nell'incendio di un ettaro di superficie di un bosco di conifere, muoiano 5.000.000 di insetti, 400 piccoli mammiferi e 300 uccelli (G. Bovio, 1996).
Ma non basta, il danno dell'incendio continua anche dopo l'evento pirico poichè alcune specie trovano grande difficoltà a sopravvivere o a ripopolare un ambiente tendente alla xerofilia (anfibi e animali del sottobosco umido).

Un altro aspetto del danno ambientale è l'emissione di fumi, in cui sono stati riscontrati circa 200 composti, che concorrono considerevolmente all'inquinamento atmosferico. Bisogna poi rammentare che il fenomeno di combustione sviluppa anidride carbonica (CO2, gas venefico che ha un grave impatto ambientale se al di sopra dei limiti normali), contrariamente a quanto succede di norma in un bosco dove l'anidride carbonica viene assorbita dalle piante (fotosintesi clorofilliana).

Per concludere ricordiamo che, in alcuni rarissimi casi, il passaggio del fuoco può essere utile al bosco tanto che, per tale scopo, vengono appiccati i cosiddetti incendi prescritti. Essi sono soggetti ad un controllo da parte di personale specializzato e alle condizioni meteorologiche, onde poter governare entro limiti prestabiliti il diffondersi delle fiamme. Questa tecnica del fuoco prescritto è ammessa dalla legge in sole due regioni italiane: Piemonte (L.R. n° 16/94) e Liguria (L.R. n° 22/84). Si pensa che l'utilizzo di incendi prescritti possa proteggere i boschi da incendi devastanti perchè riduce la quantità di biomassa bruciabile.

Giovanni VISETTI
g.visetti@valdellatorre.it

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