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Val della Torre è indubbiamente una località montana e, com’è giusto che sia, si trova annualmente
a dover fare i conti con la neve.
Questa evenienza meteorologica, sebbene possa creare qualche disagio alla viabilità, ha un suo fascino
particolare. Essa crea un ambiente diverso dal consueto; un ambiente natalizio.
Cos’è un Natale senza neve? E’ una torta senza ciliegina, buona si ma …
Il fascino della neve
“Ecco la prima neve! Fin da ieri sera vien giù a fiocchi fitti e larghi come
fiori di gelsomino” (da: Cuore di E. De Amicis).
“Sull’alba è intatta al suolo
la grande nevicata
che fioccò tutta la notte;
poi sul bianco lenzuolo
appar qualche pedata;
piè grandi e scarpe rotte.”
(da: Nella neve di E. Panzacchi).
Il fascino della neve è racchiuso in questo breve preambolo letterario: fiocchi come fiori
di gelsomino che formano un bianco lenzuolo su cui posiamo il nostro piede.
Il candido mantello ci ricorda la purezza e par quasi sacrilegio lordarlo con i nostri passi.
All’alba, sci in spalla, si sale e la neve, ancora gelata
dal freddo notturno, scricchiola sotto agli sci. Aiutati dalle pelli di foca si
cammina in quel biancore che diventa man mano più accecante. Di tanto in tanto
qualche fermata consente di ammirare il candido mantello che, celando ogni
asperità, infonde nell’animo un senso di purezza e di pace. L’azzurro del
cielo, che disegna con linea netta i contorni delle vette e contrasta
violentemente con la neve eburnea, pare debba avvolgere tutto da un momento
all’altro.
La luce del sole sulla neve, gioca tiri mancini agli occhi
che, sebbene protetti dagli occhiali, non sono in grado di distinguere con
precisione i dossi e gli avvallamenti del terreno. Tutto sembra uguale. Pare di
muoversi su di un mare di nuvole immerso nell’azzurro, come se si volasse.
Su, sulle vette, il vento gioca con la neve sollevandola
in nubi dalla forma fantasiosa. La visione di questi fantasmi di neve e vento
dura pochi secondi poi il loro disegno muta come in un susseguirsi di magiche
proiezioni.
La fatica della salita abbandona la mente ormai inebriata
da tanto splendore. Poi la discesa, un volo leggero verso la valle.
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