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"Il Musinč č il primo monte situato all’imbocco della Val di Susa, sulla sinistra orografica,
con un’altitudine di m. 1150 su cui sorge una grande croce visibile da tutto il circondario."
Questa definizione č la piů usata sui testi che si occupano del Musinč.
Nessuno definisce questo monte come la prima altura situata all’imbocco della valle del
Casternone, sulla destra orografica, con un’altitudine di m. 1150……ecc….ecc..
Bene, per noi questa seconda definizione ha valore quanto la prima e perciň descriveremo
il Musinč visto dal nostro versante.
Dalla vetta del Musinč, meta di numerosi escursionisti, si puň godere un bel panorama che spazia
dalla pianura piemontese alla Val di Susa, dalle Alpi Marittime alle cime confinanti con la
Francia, ed anche ammirare dall’alto Val della Torre.
La grande croce sulla vetta fu eretta nel 1900 e sarebbe dovuta sorgere sul confine dei Comuni
il cui territorio termina sulla punta del monte mentre si trova, per la sua interezza, nel Comune
di Caselette.
I Comuni che concorsero alla realizzazione del monumento furono: Caselette, Val della Torre,
Rivoli, Milanese e Almese. Nel 1991 la croce venne ristrutturata dagli Alpini dell’A.N.A.
della 5° zona di Torino che, magistralmente, seppero cancellare le lacerazioni del tempo da un
grandioso monumento della fede.
Per salire sulla vetta non esiste solamente il sentiero di Caselette (zona del campo sportivo),
bensě si possono percorre ben due itinerari che partono dal territorio valtorrese.
Il primo, segnalato con VdT6, ha origine dalla borgata Trucco di Brione e, costeggiando una
serie di piloni votivi, raggiunge la sommitŕ del Monte Calvo (Munt Calv – m. 550) dove si erge
la cappella della Sacra Famiglia. Da qui il percorso si snoda sulla cresta, passando sopra le
cave di magnesite di Caselette, e raggiunge il Pian ‘d la Fčia (m. 950).
Questa localitŕ, cosě denominata per il manto erboso particolarmente appetito dalle greggi, č
il punto d’arrivo anche del secondo sentiero che permette l’ascesa al Musinč dal versante di
Val della Torre.
Il secondo tracciato, segnalato con VdT7, ha inizio al termine della via Sis da dove si
prosegue su di una strada sterrata non percorribile con mezzi motorizzati ai sensi della
Legge Regionale 32/82. Seguitando la strada diventa un sentiero che attraversa la Bassetta e,
oltrepassata la depressione suddetta, porta al Pian ‘d la Fčia.
Dal Pian ‘d la Fčia il sentiero, ormai unico, conduce alla vetta del Musinč in pochi minuti.
I tempi di percorrenza indicativi possono essere stimati intorno alle 2 ore e 15 minuti per il
sentiero VdT6 ed alle 2 ore e 30 minuti per il VdT7.
Il versante valtorrese del Monte Musinč, dove salgono i sentieri descritti, č esposto
prevalentemente verso nord e quindi presenta caratteristiche ben diverse dal versante
opposto caselettese piů arido e soleggiato. Entrambe le possibilitŕ di salita alla vetta
percorrono zone con boschi cedui e, in particolar modo il sentiero VdT7 consente di camminare
in un ambiente ombroso con terreno umido che favorisce la crescita dei funghi.
Tutti e due i sentieri sono stati risegnalati e ripuliti nell’autunno 1997 dal CAI di Val
della Torre e quindi attualmente presentano ancora una valida segnaletica che ne facilita
la percorrenza.
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